Luce della Pace da Betlemme a Cagliari

lucebetlemme1

Stazione F. S. di Cagliari. Sono le 13.30 del 15 dicembre e la voce dell’altoparlante ha appena annunciato che il treno da Porto Torres è in arrivo al binario 4. Siamo in pochi ad accogliere alla stazione la Luce della Pace portata a Cagliari da Alberto e Paola. Quattro del CSSDS, gli scout dell’Agesci di Sant’Antioco, due degli Scaut Raider Sardi di Flumini ed una “mamma scaut” con figlio dell’Ages, Qualche minuto prima avevamo loro spiegato che la vera manifestazione si sarebbe svolta la sera alle cinque, sempre all’interno della Stazione.
Il treno si è appena fermato ed ecco che dall’unico vagone scende Alberto con due enormi zaini ed altrettanti contenitori della Luce. Sembra abbia un diavolo per capello e non vediamo con lui Paola. Ci spiega che è ancora sul treno e che sta discutendo con il capo treno. Quando anche Paola ci raggiunge, pur con il sorriso ma con poche parole, ci spiega che la burocrazia avrebbe voluto che la luce fosse spenta. Ma la determinazione dei due tedofori ha avuto la meglio.
Gli hanno spiegato che la Luce della Pace proviene dalla Chiesa della Natività a Betlemme, da una lampada che arde da moltissimi secoli con olio donato da tutti i popoli della Terra. Gli hanno spiegato che l’iniziativa consiste nella distribuzione della luce, e quindi della Pace, in tutta l’Europa con la collaborazione delle reti ferroviarie europee, che gli Scout di Trieste, a prescindere dal colore del camiciotto, si sono fatti carico della distribuzione nel territorio italiano, che si inserisce nell’ambito delle tradizioni natalizie e che vuole trasmettere oltre alla Pace i valori di amicizia e fraternità, di altruismo e amore.
Dimenticato quanto successo, Paola ed Alberto distribuiscono la Luce della Pace ai Fratelli di Sant’Antioco ed alla “mamma scout” con figlio e, in attesa dell’appuntamento delle cinque, accettano di trascorrere il tempo con noi assaggiando qualcosa di sardo.
Già una mezz’oretta prima delle cinque cominciano ad arrivare i gruppi Scout che hanno deciso di aderire all’iniziativa iscrivendosi nell’apposito sito della Luce. Pian piano il piccolo cerchio creato da quattro panchine si riempie. Ci sono Scout dell’Agesci e degli Scaut Raider Sardi- E’ tornata la “mamma scout” con il figlio in uniforme Ages. Gli Agesci vengono da Cagliari, da Selargius, da Quartu sant’Elena, da Capoterra e da altre località vicine al capoluogo. E’ presente anche il loro Responsabile zonale con il suo Clan. Gli Scaut Raider Sardi vengono da Flumini e da Quartu. Arrivano anche un ventina di soci del CSSDS con il loro fazzolettone bordeaux.

lucebetlemme2

Ci ha raggiunti, come promesso, Scout fra Scout, l’Arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio che si unisce ai convenuti. Prima della cerimonia ha parole per tutti. Per i più piccoli e per i più grandi. In assenza di Valeriano – assente per i postumi di una forte bronchite e di un intervento irrisorio per un ragazzino della sua età – a Sua Eccellenza viene consegnato, dai soci del CSSDS presenti, il foulard del Centro Studi.
Dopo circa una mezzora in cui tutti gli Scout si sono “mischiati” parlando, ricordando, programmando, fotografando, ridendo … è stato chiamato il cerchio nel cui centro sono stati posti i due contenitori della Luce. Dopo due parole di benvenuto da parte del CSSDS, l’Arcivescovo ha richiamato i valori della Pace e della necessaria determinazione per realizzarla anche nelle piccole cose, nelle piccole dispute.
Infine Paola e Alberto, con parole semplici e dirette, hanno richiamato i principi che animano la “Luce della Pace” ed hanno ricordato che ormai sono molti gli anni che la distribuzione avviene in Sardegna. Con l’inizio del canto “Alla Nostra Signora della Strada” gli Scout si avvicinano, piano piano ed in silenzio, per accendere le loro lampade. Il tempo sembrava non passasse mai mentre con le note del canto le lampade accese hanno continuato a restare vicine alla lampada madre. Si chiude la piccola ma significativa cerimonia con il “Canto della Promessa”.

lucebetlemme3

Ci si lascia a malincuore. Si scambiamo indirizzi e numeri di telefono. Si scambiano gli auguri natalizi. Ci si dà appuntamento per l’anno prossimo. Magari in numero ancora maggiore.
Magari… l’anno prossimo potrebbero essere Scout sardi ad andare a Vienna a “prendere” la Luce per portarla in Sardegna.

Salvatore Massidda
CSSDS – Centro Sardo Studi e Documentazioni Scout