Il treno con la Luce ha orari diversi per cui decidiamo di non andare in tanti a Bari a riceverla ma mandare solo alcuni ambasciatori. La mattina presto negli anni scorsi ci prendevamo cura di animare la veglia mentre il sole sorgeva ai tanti scout presenti. Questa volta ci siamo dati appuntamento alla stazione di Matera con gli altri Gruppi cittadini e con quelli della nostra Zona e la Veglia l’abbiamo fatta insieme la mattina presto di domenica 15 dicembre. Letture e canti per farci entrare in punta di piedi in un qualcosa che ormai ci appartiene. Alla fine ci salutiamo e ognuno con la propria lanterna si dirige nella propria comunità. Il nostro Arcivescovo ci accogli nella parrocchia dove la luce sarà presente fino al giorno dell’Epifania mentre le squadriglie vanno in tutte le parrocchie di Matera. Il Branco e il Cerchio va alla Casa di riposo “Brancaccio”, la Comunità Capi va alla Casa Circondariale di Matera ed il Clan va a far visita ai nonni che per vari problemi non escono ormai più di casa. È un abbraccio di Pace. I nipoti che pregano con i nonni, la commozione ed il messaggio viene recepito da tutti.
Non possiamo sanare gli ammalati o resuscitare i morti come faceva Gesù ma diffondere la Sua Parola e farci portatori di Speranza, questo si. E la Luce rappresenta la Speranza, la Speranza in un mondo migliore.
“La Pace è opera nostra: esige, da parte nostra, un’azione coraggiosa e solidale. Non abbiate paura di educare alla Pace. La Pace sarà l’ultima parola della storia. FACCIAMOCI VEICOLI DI PACE”.
Giovanni Paolo II
“Senza voler togliere nulla a quel genere di coraggio che porta alcuni uomini a morire, non dobbiamo dimenticare quegli atti di coraggio grazie ai quali gli uomini vivono; il coraggio della vita quotidiana è spesso uno spettacolo meno grandioso del coraggio di un atto definitivo, ma resta pur sempre una miscela magnifica di trionfo e di tragedia…
Un uomo fa il suo dovere, a dispetto delle conseguenze personali, nonostante gli ostacoli, i pericoli e le pressioni, e questo è il fondamento della moralità umana; in qualsiasi sfera dell’esistenza un uomo può essere costretto al coraggio, quali che siano i sacrifici che affronta seguendo la propria coscienza: la perdita dei suoi amici, della sua posizione, delle sue fortune e persino la perdita della stima delle persone che gli sono care. Ogni uomo deve decidere da sé stesso qual è la via giusta da seguire; le storie che si raccontano sul coraggio degli altri ci insegnano molte cose, possono offrirci una speranza, possono farci da modello, ma non possono sostituire il nostro coraggio… per quello ogni uomo deve guardare nella propria anima.”
John Fitzgerald Kennedy
E, come ci insegna Nelson Mandela, che da poco ci ha lasciati: “Il Coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura”. Insieme possiamo sconfiggere le nostre paure e scendere in campo per diventare “Testimoni della Parola di Dio” che è nato in mezzo a noi.
Raffaele Natale
AGESCI “Fratello Sole” MATERA 3